venerdì 16 novembre 2007

Lo scemo del villaggio


"Perchè tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto, e dei popoli in cambio della tua vita". (Isaia 43:4)



Si racconta che un gruppo di persone di una piccola cittadina si divertissero con un ragazzo, considerandolo un idiota, e lo definivano "lo scemo del villaggio".
Il ragazzo era un povero infelice, di scarsa intelligenza, che viveva di piccoli lavori ed elemosine.
Quelle persone ogni giorno si divertivano a chiamarlo nel bar dove si riunivano e gli proponevano di scegliere fra due monete, una grande, di 400, ma di poco valore, ed un'altra più piccola, di 2000, ma di maggior valore.
Il ragazzo sceglieva sempre la più grande, quella meno preziosa, e questo era motivo di risate per tutti.
Un certo giorno, uno dei membri del gruppo lo chiamò e gli chiese se non avesse ancora capito che la moneta maggiore valeva di meno, molto di meno della piccola.
Il ragazzo rispose:
- Lo so, non sono tanto sciocco come pensate.
La moneta che io scelgo vale cinque volte meno quella grande, ma il giorno che sceglierò l'altra, il gioco finirà, ed io non guadagnerò più la mia moneta!
Possiamo trarre varie conclusioni a questa piccola storia:
chi sembra idiota, non sempre lo è.
Chi erano i veri idioti?
L'ambizione spesso ci porta a tagliare la nostra fonte di entrate.
La conclusione più interessante però è avere la percezione di stare bene, anche quando gli altri non hanno una buona opinione di noi.
Pertanto, quello che importa non è quello che gli altri pensano di noi, ma, quello che realmente siamo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

un uomo di montagna un giorno di mercato si diresse in pianura per fare degli acgusti,e fermatosi ad una taverna per ristorarsi, si sedette e davanti al suo pranzo ringrazio Dio per il cibo che si prestava a consumare. quando alcuni dei clienti vedutolo ominciarono a deriderlo e gli chiesero:"scusi ma a casa sua fanno tutti come fa lei?:" l'uomo senza ccomporsi rispose che non tutti nella sua casa agivano come faceva lui. iprovocattori fecero un sospiro di solievo e dissero con tono spregiativo "meno male che non tutti fanno come lei ma ci sono di coloro che sono normali come noi" e continuando chiesero all'uomo chi d casa sua non agiva in tale modo insensato, l'uomo rispose che coloro che non agivano come faceva lui, erano il suo mulo e il suo maiale.da questo arriviamo ad comprendere che vi sono tre nature 1.il credente, 2.lincredulo, 3 il religioso il quale crede di poter far ogni cosa.

giò ha detto...

La fede in Dio rende liberi anche dal giudizio degli altri