martedì 4 dicembre 2007

La pace perfetta


"Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi".



C'era una volta un re che avrebbe offerto un gran premio all'artista che sarebbe riuscito a captare in una pittura la pace perfetta.
Molti artisti tentarono, e il re osservò ed ammirò tutte le pitture; però ci furono solamente due quadri che a lui piacquero realmente e dovette scegliere tra essi.
Il primo rappresentava un lago molto tranquillo, uno specchio perfetto dove si riflettevano alcune piacevoli montagne che lo circondavano.
Su di esse spiccava un cielo molto azzurro con tenui nuvole bianche.
Tutti coloro che videro quel quadro pensarono che riflettesse la pace perfetta.
Anche il secondo quadro raffigurava delle montagne.
Queste però erano coperte da un cielo furioso, dal quale cadeva un impetuoso acquazzone con lampi e tuoni.
Sotto la montagna sembrava rimbombare uno schiumoso torrente d'acqua.
Il tutto non si rivelava per niente la cosa più pacifica.
Eppure, quando il re l'osservò accuratamente, notò dietro la cascata un delicato arbusto che spuntava da una fessura nella roccia.
Su quell'arbusto, dietro la cascata imponente e rumorosa, era appoggiato un nido nel quale cinquettava placido un uccellino.
Il re scelse il secondo quadro, spiegando che:
"Pace non significa stare in un posto senza rumori, senza problemi.
Pace significa che, malgrado tutto, restiamo calmi nel nostro cuore".
E' proprio così!
E' questo il vero significato della pace; ma quel genere di pace solo Dio può darla!

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