giovedì 6 settembre 2007

Giovanni 3.16


"Perchè Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". (Giovanni 3:16)



Una sera, in mezzo alla notte lugubre e fredda di Chicago, si alzò una bufera di neve.
Mentre la gente entrava e usciva dai portoni degli edifici tentando di rifugiarsi nei propri cappotti, un bambino vendeva giornali in un angolo.
Aveva troppo freddo per preoccuparsi della scarsità di clienti; poi, avvicinatosi a un poliziotto, gli chiese se conosceva un posto dove poteva trascorrere la notte al caldo.
Il poliziotto, impietositosi, gli indicò una casa, dicendogli che, dopo aver bussato alla porta, doveva dire solo "Giovanni 3:16".
Il bambino lo ringraziò, e seguì le sue istruzioni.
Bussò alla porta, e quando una donna si affacciò, la guardò e le disse: "Giovanni 3:16"
La donna gli rispose:
"Benvenuto, figlio mio, entra!" e presolo per mano lo sistemò su una poltrona davanti a un gran camino, gli preparò un bel bagno caldo, e dopo il bagno lo fece mangiare a sazietà.
Dopo mangiato lo portò in un'ampia stanza, gli rimboccò le coperte, gli diede un bacio, e spense la luce.
Nell'oscurità, prima di addormentarsi, il bambino pensava a quella formula per lui magica 'Giovanni 3:16', e non riusciva a comprenderne il significato, ma di certo doveva essere qualcosa di buono.
Il giorno dopo, durante la colazione, la donna aprì un gran libro, e gli mostrò che 'Giovanni 3:16' è un versetto della Bibbia che parla dell'amore di Dio per noi, e che una notte lugubre e fredda Dio mandò nel mondo suo Figlio Gesù per salvare chiunque credesse in Lui.
A quella bella notizia il bambino non potè fare a meno di accettare Gesù nella sua vita come personale Salvatore e Signore.

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