martedì 2 ottobre 2007

Un topo per il principe


"I giusti rideranno di colui che aveva fiducia nell'abbondaza delle sue ricchezze". (Salmi 52:6,7)



La storia racconta che, quando il principe George d'Inghilterra compì sei anni, ricevette moltissimi regali, quasi tutti importati dall'estero, e modelli unici creati apposta per il principino.
Una mattina i domestici del palazzo notarono che il principino aveva perso interesse in quella montagna di giocattoli.
Era invece stato attirato da una scena che poteva osservare da una finestra della sua camera.
Sul marciapiede di fronte al palazzo, si trovavano un lustrascarpe e suo figlio di sei anni.
In mancanza di giocattoli, l'uomo aveva acchiappato un topo vivo, gli aveva legato uno spago intorno al collo, e l'aveva dato a suo figlio per farlo giocare.
Il bambino si sentiva felice col suo giocattolo vivo.
Quando il piccolo principe vide ciò, dimenticò tutto quello che aveva, perse interesse in tutti i suoi giocattoli perchè, l'unica cosa che voleva, era un topo vivo come quello.
Quest'aneddoto ha qualcosa a che vedere con noi.
Non siamo un pò tutti come il piccolo principe d'Inghilterra?
Abbiamo tutto quello che si può avere, e forse di più di ciò di cui abbiamo bisogno, eppure ci sarà sempre qualcosa di nuovo che desidereranno i nostri avidi occhi.
Non siamo mai soddisfatti.
Vogliamo sempre qualcosa in più o di meglio.
Gesù conosceva questo difetto umano.
Per questo disse che la vita di una persona non dipende dall'abbondanza dei beni che possiede.
Non importa quanto abbiamo, perchè le cose materiali non soddisfano come quelle spirituali che durano in eterno!

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