giovedì 4 ottobre 2007

La cicatrice


"C'è chi parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione". (Proverbi 12:18)



C'era un ragazzino che aveva un brutto carattere, e spesso perdeva la pazienza.
Suo padre, allora, gli diede una borsa di chiodi, e gli disse che, ogni volta che perdeva la pazienza, doveva inchiodare un chiodo dietro la porta.
Il primo giorno, il ragazzino inchiodò 37 chiodi dietro la porta, e le settimane che seguirono, man mano che egli imparava a controllare il suo io, inchiodava sempre meno chiodi dietro la porta.
Scoprì che era più facile controllare il suo io che inchiodare chiodi dietro la porta.
Arrivò il giorno in cui riuscì a controllare il suo carattere per tutto il giorno.
Dopo aver informato suo padre, questi gli suggerì di estrarre un chiodo dal retro della porta per ogni giorno che sarebbe riuscito a controllare il suo carattere.
Passarono i giorni, finchè il giovane potè annunciare finalmente a suo padre che non rimanevano più chiodi sulla porta.
Il padre allora lo prese per mano e lo portò fino alla porta; poi gli disse:
"Hai fatto un buon lavoro, figlio mio, ma ora guarda tutti questi buchi sulla porta.
Non sarà mai più la stessa.
Sappi che ogni volta che perdi la pazienza lasci nelle persone proprio le stesse cicatrici come quelle che vedi quì".
Caro amico, tu puoi insultare qualcuno o ripagare con la stessa moneta, ma il modo in cui glielo dirai, causerà sempre qualche ferita, e la cicatrice durerà per sempre.
L'offesa verbale è tanto dannosa quanto un'offesa fisica.

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