lunedì 30 luglio 2007

Dio è reale?


Gesù disse: "Ecco io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente". (Matteo 28:20)


Un bambino disse:
"Dio parlami", ed un'allodola cantò, ma il bambino non l'ascoltò...
Allora il bambino esclamò:
"Dio parlami", ed un tuono risuonò per tutto il cielo, ma il bambino non l'ascoltò..
Il bambino guardò intorno a sè, e disse:
"Dio, fatti vedere" ed una stella s'illuminò, ma il bambino non se ne rese conto...
Il bambino gridò di nuovo:
"Dio mostrami un miracolo", ed una vita nacque da un uovo, ma il bambino non lo notò...
Allora, il bambino, disperato, disse:
"Dio, toccami per sapere che stai con me", e Dio si inchinò e toccò il bambino, posando su di lui una farfalla...
Molte volte le cose che sorvoliamo, sono proprio quelle che stiamo cercando.
Per esempio, qualche volta improvvisamente hai desiderato fare qualcosa di gradevole per qualcuno per cui provi affetto.
Quello era Dio che ti parlava.
O qualche altra volta hai ricevuto qualcosa di meraviglioso che dentro di te desideravi ma che non hai mai osato chiedere.
Quello era Dio che conosceva i segreti del tuo cuore.
O anche,quella volta in cui non riuscivi a risolvere una situazione problematica, ma poi all'improvviso hai trovato la soluzione.
Quello era Dio che prendeva i tuoi problemi nelle sue mani per risolverli.
Caro amico, Dio ha cura di noi anche quando siamo distratti e non ci accorgiamo di Lui.

venerdì 27 luglio 2007

La sedia


"Non cessate mai di pregare". (1Tessalonicesi 5:17 )


Una donna invitò il sacerdote a casa sua a fare una preghiera per suo padre, un uomo anziano e molto malato.
Quando il sacerdote entrò nella stanza del malato, trovò l'uomo seduto in mezzo al letto, e accanto al letto una sedia:
"Buonasera, Giuseppe, suppongo che mi stesse aspettando", gli disse.
"No chi è lei?", rispose il vecchietto.
"Sono il sacerdote che sua figlia ha invitato per pregare con lei.
Quando ho visto la sedia vuota affianco al letto, ho pensato che mi stesse aspettando".
Allora l'uomo malato gli chiese di chiudere la porta, poi gli rivelò un segreto che non aveva mai raccontato a nessuno.
"Un mio amico mi ha detto che la preghiera non è altro che una semplice conversazione con Gesù.
Io guardo verso la sedia, e mi concentro a parlare con Gesù sapendo che è seduto su quella sedia.
Sono sempre stato attento a non farmi vedere da mia figlia, perchè mi prenderebbe per matto".
Il sacerdote fu colpito dalla semplicità di quell'uomo e gli disse di non smettere mai di pregare; e se ne andò.
Due giorni dopo, la figlia di Giuseppe avvisò il sacerdote che suo padre era deceduto in pace; solo che non riusciva a capire perchè, prima di morire, volle appoggiare la testa sulla sedia che era vicino al suo letto.
Il sacerdote, commosso, si asciugò le lacrime, e le rispose:
"Magari tutti potessero andare in cielo nella maniera in cui ha fatto tuo padre!".

La divina provvidenza


"Egli (DIO) dà cibo a quanti lo temono e si ricorda in eterno del suo patto". ( Salmi 111:5 )


In un paese alquanto povero, viveva una vecchietta una volta molto nota a tutti gli abitanti del posto.
La signora Susetta, come tutti la chiamavano, aveva dedicato la giovinezza a servire i suoi simili, e ad aiutare chi era nel bisogno.
Era nello stesso tempo una donna forte e decisa, ma anche dolce e gentile.
Riusciva sempre in quello che si proponeva per la garn fede e la forza che aveva in Dio.
Passarono molti anni, le forze le vennero meno, e quella donna coraggiosa che una volta tutti conoscevano, fu dimenticata; la vecchietta passava il tempo in casa, dedicandosi alla preghiera.
Arrivò il giorno in cui le finirono i risparmi accumulati durante i suoi anni di lavoro; il cibo che le era rimasto sarebbe bastato solo per quel giorno.
Allora, si inginocchiò, ed ad alta voce pregò Dio di provvederle da mangiare.
Da quelle parti, si trovarono a passare due giovani che, nel sentirla, scoppiarono a ridere: la vecchietta diceva a Dio di essere certa che avrebbe mandato i suoi angeli ad aiutarla; così, i due decisero di farle uno scherzo.
La mattina dopo, preso un cesto, lo riempirono di alimenti; poi , lo introdussero in casa attraverso una finestra.
Quando la donna vide che Dio le aveva risposto, lo ringraziò ad alta voce, e fece colazione.
Dopo un pò, i giovani bussarono alla porta e le raccontarono la verità.
La vecchietta senza scomporsi, rispose:
"Non conoscevo questo lato umoristico del mio Dio, che mi ha provveduto del buon cibo attraverso due angeli giocherelloni!".

La vigna


" Tu hai mutato il mio lamento in danza; hai rimosso il mio cilicio, e mi hai rivestito di gioia, affinchè la mia anima possa cantare gloria a te senza posa.
O Eterno, Dio mio, io ti celebrerò per sempre". (Salmi 30:11-12)

Il vino è il simbolo universale dell'allegria.
Nel Nuovo Testamento assume un significato sacro, rappresenta il sangue di Gesù Cristo sparso per noi sulla croce del Calvario.
Dio non vuole che abbiamo una vita triste, insipida, senza gioia; ma vuole darci una vita piena, abbondante, dinamica, traboccante di pace e di gioia.
Un uomo che nel passato era stato un alcolista, si convertì a Cristo Gesù, e la sua vita fu completamente trasformata.
Un suo conoscente, prendendolo in giro per il suo cambiamento di vita e di confessione religiosa, gli disse: "Spero che tu non creda a quella storia del miracolo che Gesù fece trasformando l'acqua in vino?".
"Certo che ci credo!", replicò il nuovo uomo in Cristo.
"In casa mia il Signore Gesù ha trasformato l'alcool che prima mi consumava, in acqua di vita, in cibo per i miei figli, in vestiti per la mia famiglia, in sedie per la mia casa".
Il miracolo più grande di Cristo è cambiare la vita degli uomini e delle donne che si arrendono a Lui.
Egli cambia in bene, in onestà e felicità, riempie di pace e di gioia, per vivere una vita integra e retta.
Ogni essere umano che accetta Cristo come Signore e Salvatore è come uno di quei recipienti di pietra pieni d'acqua che diventano il frutto della vigna, su cui scorre l'allegrezza e la felicità della vita eterna.

giovedì 26 luglio 2007

Barche


"La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero ". (Salmi 119:105)


Una sera una barca navigava in mezzo al mare, quando, all'improvviso, ricevette per radio l'indicazione di spegnere le sue luci e seguire una luce più potente che segnalava un'altra rotta.
Il capitano non diede ascolto all'ordine e seguì per la sua rotta.
Allora la voce per radio disse: "Sono il guardiano del faro, e la avverto che, se continua in quella direzione, andrà a schiantarsi contro gli scogli; se invece segue la luce del faro, sarà tratto in salvo".
Il capitano, allora, in silenzio ed ubbidiente, seguì la luce che lo guidò nel porto al sicuro.
Le nostre vite sono come barche nel mare della vita, e ognuno è il capitano della propria barca, navigando come meglio gli sembra.
Alcuni scelgono rotte giuste, altri no, altri permettono che la propria barca vada a schiantarsi contro le droghe, l'alcool, le inimicizie ecc...
Come possiamo essere sicuri di non naufragare?
Come possiamo essere sicuri di arrivare in un buon porto?
Abbandoniamo anche noi il comando come fece quel capitano che si lasciò guidare dalla luce del faro.
Il "faro" da quale possiamo lasciarci guidare, è la parola di Dio.
Diciamo:"Signore, non vogliamo fare di testa nostra. Vogliamo seguire le tue indicazioni. Vogliamo ricevere la tua guida, giorno per giorno".
La vera libertà non è quando facciamo a modo nostro, ma quando facciamo alla maniera di Dio.

I barbieri non esistono


"L'empio, con viso altero, dice: Non c'è Dio!". (Salmi 10:4)


Un uomo andò dal barbiere, e cominciò a conversare col barbiere, toccando vari temi, fino ad arrivare al tema di Dio.
A quel punto il barbiere lo interruppe, dicendogli:
"Mi scusi, ma io non credo nell'esistenza di Dio!".
"Perchè lo dice?", chiese il cliente.
"E' molto semplice, basta uscire in strada per rendersi conto che Dio non esiste.
Se Dio esistesse, non ci sarebbero tanti malati, tanti bambini abbandonati; non ci sarebbe la sofferenza nè tanto dolore per l'umanità.
Non posso credere che esista un Dio che permette tutte queste cose!".
Il cliente rimase in silenzio per un pò, ma decise di non rispondere per evitare una discussione.
Il barbiere finì il suo lavoro, ed il cliente uscì.
Fuori dal negozio, vide un uomo con la barba incolta e i capelli lunghi, si vedeva che era da molto che non la tagliava e che era molto disordinato.
Allora entrò dal barbiere, e gli disse :
"Sa una cosa ? I barbieri non esistono!".
"Come non esistono!? ", chiese il barbiere "e io chi sono allora?".
"No!", disse il cliente "non esistono perchè, se esistessero, per strada non ci sarebbero tante persone coi capelli e la barba lunga!".
"Si sbaglia, i barbieri esistono, sono quelle persone che non vengono da me!".
"Giusto!", disse il cliente, "lo stesso vale anche per Dio . Dio esiste, ma le persone non vanno a Lui, non lo cercano, perciò c'è tanto dolore e miseria!".